Artyukhin in Italia, Triade did it again

Sinceramente dopo quella sull'INCONTRO CON BRISEBOIS non pensavo che mi sarei trovato di nuovo ad aprire una discussione del genere, ma la vita, si sà, riserva continue sorprese...

DEJAVU'
Domenica sera, mentre mi trovavo sui colli forlivesi con il panda a mangiare una piadina romagnola, mi squilla il cellulare. E' l'amico Triade e mi dice che non posso immaginare chi c'è a San Benedetto del Tronto...dejavù...la conversazione mi riporta indietro di un paio di anni, quando sempre la sua voce mi annunciò la presenza in Italia del veterano canadese. E infatti Triade si comporta allo stesso modo: sapendo quanto mi faccio prendere da certe notizie, si diverte a tenermi sulle spine, a gasarmi un poco alla volta, e inizia una sorta di giochetto perverso in cui, aiutino dopo aiutino, devo indovinare la persona di cui si parla. Io ovviamente mi presto al gioco...in questi casi mi piace essere "torturato"...

Primo aiutino: è russo.
Secondo aiutino: gioca in NHL.

Triade sente che incomincio a sbrodolare e si gusta il momento.

Terzo aiutino: è anche un nazionale russo.

Ok Antonio rimani calmo non incominciare a farti viaggi (per deformazione i primi 3 indizi mi portano a "volare alto", troppo alto).

Quarto aiutino: gioca negli Atlanta Trashers.

Cazzo panda tira fuori quell'iPhone e fammi googolare.

Quinto aiutino: il suo numero è il 76...Bingo!

EVGENI ARTYUKHIN
27 anni, 193 cm e 116 kg, Artyukhin è un ragazzone cresciuto hockeisticamente in Russia nel Podolsk Vityaz, dove ha seguito la trafila dalle categorie giovanili fino all'esordio, appena 17enne, nella Russian Super League, l'allora massima lega professionistica. Nel 2000 vince la medaglia d'oro ai World Hockey Championship under 17 e l'anno successivo bissa il successo con l'oro ai World Junior Championship under 18, mettendosi in evidenza come giocatore dotato fisicamente, un perfetto mix di velocità e potenza, tanto che nel 2001 viene draftato in NHL dai Tampa Bay Lighnings al terzo round, 94sima scelta assoluta.

Artyukhin appena draftato da Tampa Bay


Artyu..chi?


Un anno dopo (2002-03) Artyukhin fa il suo debutto nordamericano con i Moncton Wildcats nella Quebec Major Junior Hockey League, una delle tre leghe "major junior" raggruppate dalla Canadian Hockey League, ultimo step giovanile prima di passare alle leghe semi-pro/pro. Infatti l'anno successivo (2003-04) arriva l'esordio nell'hockey professionistico, in East Coast Hockey League con i Pensacola Ice Pilots (6 partite), quindi in American Hockey League con gli Hershey Bears (36 partite). Sempre nel 2003 vince la medaglia d'oro ai World Junior Championship.

Artyukhin con la maglia dei Wildcats


Dopo un ulteriore stagione in AHL con gli Springfield Falcons, nel 2005-06 arriva il debutto in NHL con Tampa Bay: 17 punti in 72 partite di regular season e 5 partite dei playoffs (1 goal).

Finalmente NHL!


Tuttavia al termine della stagione, Artyukhin non raggiunge un accordo con i Lightnings per il rinnovo del contratto e torna a giocare in Russian Super League, prima per il Lokomotiv Yaroslavl (2006-07), poi per l'Avangard Omsk e il CSKA Moscow (2007-08).

Artyukhin in azione nel Lokomotiv




Nel luglio del 2008 Artyukhin firma nuovamente con i Tampa Bay Lightnings e disputa 73 partite della stagione 2008–09 8con partecipazione pure alla Premiere europea di Praga), al termine della quale viene ceduto agli Anaheim Ducks. Qui scende sul ghiaccio 37 volte nella stagione 2009-10, salvo dover fare i bagagli durante la TRADE DEADLINE e accasarsi con gli Atlanta Trashers, con i quali conclude la regular season (17 partite).



E siamo ai giorni nostri. Non essendosi i Trashers qualificati ai playoffs Artyukhin viene convocato dalla nazionale russa in vista dei WORLD CHAMPIONSHIP 2010 e fa parte della spedizione che lo scorso aprile è calata in Italia per disputare un paio di AMICHEVOLI PRE-MONDIALI CON IL BLUE TEAM in quel di Asiago e Bolzano. Tuttavia a queste presenze non ha fatto seguito l'inclusione nel roster definitivo recatosi in Germania.

Artyukhin a Bolzano (foto di Manuel Riccadonna tratta da HOCKEYTIME)


Artyukhin ha uno stile di gioco molto aggressivo, che si avantaggia della sua fisicità prorompente e spesso lo mette nei guai: all'attivo in NHL ha 313 minuti di penalità e un trittico di sospensioni disciplinari causate da una carica ginocchio-contro-ginocchio (2 giornate), sgambetto di piede (3 giornate) e addirittura utilizzo del casco come oggetto contundente nel corso di una rissa (2 giornate). Nonostante in ognuna di queste occasioni abbia pubblicamente fatto ammenda, gli arbitri NHL non sembrano averlo troppo in simpatia, anche perché essendo alto ogni volta che porta a compimento una carica rischia sempre che gli venga fischiato un fallo per "colpo alla testa".





Lo sgambetto di piede su Matt Niskanen


"Non sono un giocatore scorretto e non ho mai rifilato pugni a tradimento a nessuno, quindi non capisco perché gli arbitri siano prevenuti nei miei confronti. Non me ne fanno passare una liscia e mi fischiano sempre", ha detto Artyukhin in un'intervista rilasciata quattro anni or sono a RUSSIAN PROSPECTS. "Sono grande e grosso e non posso farci niente. E' mia abitudine concludere le chiusure in balaustra e non è colpa mia se i miei avversari sono più piccoli e hanno la peggio".



YouTubbando saltano fuori svariati video di Artyukhin che fa rissa con altri "heavy weight" della NHL, come Zdeno Chara:



Evgeni non si considera un enforcer, però è innegabile che quando serve non si tira certo indietro ed è sempre pronto a gettare i guanti sul ghiaccio...











Tuttavia all'occorrenza Evgeni sfoggia anche doti tecniche per così dire "da scuola russa", come quando ha realizzato questo goal coast-to-coast contro i New York Islanders:



ARTYUKHIN IN ITALIA
Vi starete chiedendo cosa ci facesse Artyukhin in Italia. Vacanza. Ok, ma perché proprio a San Benedetto del Tronto? Perché da diversi anni in quella zona vive la mamma di un altro hockeista russo professionista, il cui nome italianizzato suona più o meno Ghiana Caperov, anche se così scritto non sono riuscito a trovarlo da nessuna parte (magari Triade può segnalare il nome esatto). Ad ogni modo Ghiana gioca in CONTINENTAL HOCKEY LEAGUE, dove ha militato nella Dinamo Mosca, che poi è FALLITA.

La riviera di SBT


Ogni anno Ghiana trascorre circa un mese della sua off-season sulla riviera marchigiana e così facendo ha conosciuto Triade e altri ragazzi dei Pattinatori Sambenedettesi, con i quali è diventato subito amico. Gli aneddoti si sprecano e raccontati da Triade sono un vero spettacolo...tanto per farvi capire il giro in cui è inserito Ghiana dico solo che come io nella rubrica del cellulare ho i numeri di bando, panda, fabio, lui ha quelli di Ovechkin, Malkin e Kovalchuck. Anzi, proprio un paio di settimane fa Ghiana stava parlando al telefono e ha fatto vedere a Triade che il suo interlocutore era Ovechkin...e sapendo quanto Triade fosse suo tifoso, ha chiesto alla superstar russa di spedirgli qualche memorabilia da lui autografato.

Triade con il disco ufficiale dei 2010 World Championship autografato da Ovechkin


Detto fatto. E poiché "reliquie" del genere non possono viaggiare via posta, Artyukhin è stato investito del ruolo di corriere, tanto era in partenza per l'Italia, essendo stato invitato a trascorrere una settimana di vacanza a casa di Ghiana. Sempre che di "vacanza" si possa parlare, dato che Artyukhin, Ghiana e un altro giocatore della KHL loro amico (di lui non so il nome) sono seguiti anche sul suolo italico da un preparatore atletico venuto appositamente dalla Russia e si allenano 4/5 ore al giorno.

L'INCONTRO
Torniamo a noi e alla telefonata ricevuta da Triade. Parlando con il panda abbiamo subito definito un programmino davvero tirato: saremmo partiti martedì pomeriggio alla volta di San Benedetto, avremmo fatto allenamento con i Pattinatori Sambenedettesi, avremmo conosciuto Artyukhin e Ghiana, avremmo fatto serata con i ragazzi di SBT e poi dopo un paio di ore di riposo saremmo ripartiti all'alba in modo tale da essere a Forlì sulle 7:30, pronti e soprattutto "freschi" per andare al lavoro. Al "tour de force" si è unito anche fabio (alias riccio49).

Forlì-San Benedetto del Tronto - Forlì = circa 480 Km


Quando martedì sera Artyukhin è arrivato noi eravamo già cambiati per l'allenamento e ci stavamo riscaldando in pista: Ghiana l'ha introdotto e a turno gli abbiamo stretto la mano, lui ce l'ha invece stritolata. Fisicamente è davvero ben piazzato e nonostante noi indossassimo i pattini, solo Mauro di SBT (un altro ben piazzato) non sfigurava di fianco a lui. Ho fatto autografare ad Artyukhin un paccotto di sue foto formato A4 che mi ero portato dietro (a incontri del genere non si va mai alla sprovvista) e lui pazientemente le ha scarabocchiate tutte, soffemandosi a commentare i soggetti ritratti con l'altro giocatore della KHL.

Alcune foto autografate da Artyukhin


Gli ho detto che la mia foto preferita era quella in cui smazzolava Tom Kostopoulos (in foto con la maglia dei Carolina Hurricanes mentre adesso è un Canadiens) e gli ho chiesto chi preferiva tra Chicago e Philadelphia e chi secondo lui avrebbe vinto la Stanley Cup: in entrambi i casi ha risposto Chicago, spiegando che gli piacciono perché sono una squadra veloce, giovane e con un buon sistema di gioco. Oggi possiamo dire che (purtroppo) aveva ragione. Poi è stata la volta delle foto di rito, che aggiungerò alla mia collezione...

@nto con Artyukhin


Mauro con Artyukhin


Il resto della serata è proseguito come da programma e se avessimo finito un po' prima di giocare saremmo anche riusciti a ribeccare Artyukhin & Co. al ristorante dove lavora Triade. Invece quando siamo arrivati erano già andati via. Sorprese finite? No di certo e potete immaginare la mia gioia quando Triade, nel mostrarmi i memorabilia autografati da Ovechkin che Ghiana, via Artyukhin, gli aveva fatto arrivare, me ne ha regalato uno: una copia del giornaletto dei Washington Capitals "Breakaway" con in copertina l'autrografo di "Alex The Gr8"...come godo!



Quando ho preso tra le mani la copia autografata di "Breakaway" mi è venuta in mente la teoria dei sei gradi di separazione, secondo cui qualunque persona può essere collegata a qualunque altra persona attraverso una catena di conoscenze con non più di 5 intermediari. Beh, teoricamente in questo caso basterebbero solo 2 passaggi/intermediari per arrivare ad Ovechkin:

Triade ---> Ghiana ---> Ovechkin

E chissà che un giorno non si riesca a realizzare anche questo incontro...la sfida è lanciata..ci stai Triade?

CONCLUSIONI
Ancora oggi, a due giorni di distanza, sto smaltendo i postumi della toccata e fuga a San Benedetto (tanto per mettere la ciliegina sulla torta mercoledì sera, con 2 sole ore di sonno all'attivo, abbiamo fatto pure allenamento a Forlì), ma non rimpiango i chilometri macinati e a chi pensa che sia fuori di testa fare tutto ciò per stringere la mano, scattare una foto e scambiare due battute con uno che, pur essendo NHLer non è certo un top player della lega, rispondo: hai ragione ci sono "rimasto", ma per essere sicuro di continuare a rimanerci (fissato con l'hockey) io mi "nutro" di questi piccole/grandi occasioni che la vita ci procura. Per me sono "benzina".

Questo sì che è uno schema "eclissi" altro che umby


Alla fine di fronte avevo uno che è riuscito a concretizzare quello che penso sia il sogno di una vita di tanti appassionati di hockey. Noi in questi giorni abbiamo palpitato per le Finali Stanley Cup, Artyukhin magari un giorno scenderà sul ghiaccio per contendersi il titolo. Se capiterà, di sicuro avrà un tifoso in più.

ok cambio regione.. ho deciso.. l'altra volta Brisebois sto giro Artyukhin..

Cavolo, ma lui è più alto di me di 23cm e con 5kg in più decisamente meglio distribuiti....ci credo che gli riesca meglio lo "Schema Eclisse"!

Anche io ho fatto le stesse ricerche, inoltre ricordandomi il volto di Ghiana ho pure spulciato le foto di vari roster. Cmq Triade ha una sua card, che seppur scritta in cirillico dovrebbe contenere tutte le informazioni.

Non chiedetemi perché in principio fosse venuto fuori il nome di Ghiana Caperov...cmq via sms triade mi ha fatto sapere che il russo con madre a SBT si chiama in realtà Gennady Stolyarov, classe '86 draftato nel 2004 dai Detroit Red Wings, ed effettivamente vedendolo in foto questa volta lo riconosco:



Tra l'altro la prova del 9 è data da un'INTERVISTA SU RUSSIAN PROSPECTS del 2008 ad Artyukhin, in cui il giocatore, interpellato su come intendeva prepararsi alla stagione se Tampa Bay lo avesse ingaggiato, rispondeva:

"Ho già iniziato a preparami: pattino in una delle piste di Mosca e abbiamo messo su un bel gruppetto di ragazzi, tra cui Viktor Alexandrov (St. Louis Blues), Gennadi Stolyarov (Detroit Red Wings) e diversi altri ottimi giocatori russi. Alla fine vengono fuori partite molto intense e anche divertenti".

Torna tutto, anche il fatto che nella stagione 2009-10 ha disputato una sola parita di KHL con il HC MVD Moscow Region perché si è dovuto sottoporre a un intervento chirurgico alla spalla sinistra (se non ho capito male il quarto per lo stesso problema).

Artyukhin vs Finlandia

Nel resoconto del nostro incontro con Evgeni Artyukhin abbiamo avuto modo di sottolineare la sua indole da fighter, quindi non ci stupiamo più di tanto di vederlo al centro del "ring" quando nel fine settimana appena trascorso, durante un match dell'Eurotour (manifestazione pre-Mondiali sul suolo ceco) è scoppiata una rissa tra la sua Russia e la Finlandia. La scintilla è stata la carica di Tuomo Ruutu (Carolina Hurricanes) su Yevgeny Biryukov, dopodiché Artyukhin non ci ha visto più e ne ha avute per qualunque finlandese gli capitasse sotto tiro, come Mikko Koivu (Minnesota Wild):



"Spero di essermi guadagnato la convocazione ai Mondiali, se non per i miei goal per questa rissa", ha commentato Artyukhin, del quale si è detto orgoglioso pure il goalie Yevgeny Nabokov.

Edited by @ntowps62 - 26/4/2011, 22:37

Artyukhin Express

Durante il secondo periodo della partita Rep. Ceca-Russia del Qualification Round degli IIHF WORLD CHAMPIONSHIP attualmente in corso, un treno di nome Evgeni Artyukhin si abbatteva sui malcapitati cechi e livellava in un solo cambio Karel Rachunek, Martin Havlat (Minnesota Wild) e Milan Michalek (Ottawa Senators):



Artyukhin rimediava 2 minuti di penalità (interferenza) per la carica su Michalek, che comunque già dal cambio successivo tornava sul ghiaccio. Ma l'Artyukhin Express non era ancora giunto al capolinea e prima della fine del periodo arrivava anche questo caricone su Karel Rachunek, che ne usciva sanguinante (nessuna penalità fischiata ad Artyukhin):



Al minuto 1:12 immagini d'antologia per HNII con Artyukhin e Radulov insieme


"E' stato incredibile. Nessun commento, lo avete visto anche voi", sono state le parole con cui il compagno Alexander Ovechkin ha commentato l'Artykhin-moment.

Il primo allenamento di Ovie e Artyukhin ai mondiali