Hockey Night in Italy

KHL, Lega russa anti NHL

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@ntowps62
view post Posted on 23/4/2008, 16:09




Scitto il 17/12/2007

Il milionario russo Alex Medvedev, petroliere 51enne proprietario della Gazprom, sta seriamente progettando di creare una lega professionistica europea in grado di competere e fare concorrenza alla NHL.

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Di sicuro Medvedev ha tutti numeri per mettere in cantiere un simile progetto, visto che, wikipedia alla mano, il suo capitale nel 2006 si aggirava intorno agli 83,6 bilioni di $, un fatturato che non sfigura di fianco a quello di colossi come Microsoft e General Electric Co. Ma oltre alla necessaria pecunia, Medvedev ha anche una forte motivazione, perché è un grande appassionato di hockey, presidente del SKA ST. PETERSBURG (attualmente allenato dall’ex assistant coach dei Phoenix Coyotes Barry Smith), nonché capitano della sua squadra aziendale.

La squadra aziendale della Gazprom (in maglia blu)
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Con questa iniziativa l’uomo d’affari russo sta raccogliendo i consensi di tutti coloro che nel vecchio continente sono stanchi di vedere le franchigie nordamericane “depredare” i loro vivai dei talenti più promettenti. Attualmente, infatti, le migliori squadre europee vedono sempre più spesso i loro prospect fare le valigie per tentare la fortuna in NHL e per ogni giocatore prelevato ricevono un indennizzo di 200.000 $. Le federazioni ritengono che questa cifra sia troppo esigua e, soprattutto in Svezia e in Russia, che poi sono tra le nazioni che sfornano il maggior numero di giocatori draftabili, il dibattito è acceso e particolarmente sentito.

Evgeni Malkin è stato solo l'ultimo caso di un giocatore conteso tra USA e Russia
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Medvedev non è uno sprovveduto e per dare credibilità al suo progetto ha ingaggiato come consulenti l’ex stella russa della NHL Igor Larionov e l’ex presidente della NHLPA Bob Goodenow. Colpisce in particolare il coinvolgimento di uno come Goodenow, che due anni fa aveva ricevuto il ben servito dalla NHLPA e che ora sembra fermamente intenzionato a prendersi una rivincita.

Igor Larionov e Bob Goodenow
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Il primo incontro del “working group” che avrà il compito di occuparsi dello start up della nuova lega dovrebbe avere luogo questa settimana sul suolo sovietico, mentre già da settembre scorso lo staff di Medvedev sta contattando papabili sponsor ed emittenti televisive. Con l’influenza di cui gode il petroliere russo state pur sicuri che non faticherà a trovare partner disposti ad investire in questo progetto: l’emittente Finlandese YLE, ad esempio, ha già confermato il suo interesse all’acquisto dei diritti televisivi della nuova lega.

Inizialmente la lega comprenderà squadre provenienti da Mosca, San Pietroburgo, Kiev (Ucraina), Riga (Lettonia) e Astana (Kazakistan); poi, come ha spiegato lo stesso Medvedev: “Saremo poi lieti di dare il benvenuto a qualsiasi squadra dell’Europa occidentale che rispetti i requisiti finanziari”.

Il famoso jolly logo dello Jokerit
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tra queste l’Helsinki Jokerit, una delle squadre finlandesi più prestigiose, potrebbe essere una possibile candidata, anche se questo ovviamente comporterebbe l’abbandono del suo campionato nazionale. La qual cosa comunque non sembra turbare troppo il suo presidente Harry Harkimo che infatti ha spiegato: “Una nuova lega significherebbe più introiti dagli sponsor e dai diritti televisivi”.

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Se il progetto di Medvedev dovesse andare davvero in porto, sarebbe la prima volta che la NHL si troverebbe a competere con un'altra lega dal 1979, anno in cui fallì, dopo sette anni di vita, la World Hockey Association (WHA) (il fallimento fu dovuto al fatto che la NHL accettò di espandersi inglobando 4 squadre provenienti da questa lega).

Bobby Hull
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Il progetto della WHA si concretizzò in soli otto mesi e a suon di dollaroni questa lega riuscì a sottrarre alla NHL talenti del calibro di Bobby Hull: questi in NHL prendeva 100.000 $ a stagione con i Chicago Black Hawks, mentre andando a giocare nella WHA per Winnipeg ebbe un contratto da 1 milione di $.

Con la creazione della nuova lega russo-europea potrebbe ripetersi questa storia e molti giocatori europei potrebbero essere invogliati a rimanere nel vecchio continente sia per il fattore economico sia per evitare un allontanamento dagli affetti familiari.

Michael Garnett
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D'altro canto i giocatori nordamericani, potrebbero essere poco attratti dalla nuova lega a causa delle notevoli diversità culturali. Il portiere canadese Michael Garnett, che nella stagione 2005-06 dopo aver giocato 24 partite NHL con gli Atlanta Thrashers si è trasferito in Russia presso il Nizhnekamsk, ha infatti avvertito i suoi connazionali: "In Russia il livello di gioco è molto alto ma lo stile di gestione è ancora di impronta militare. La notte prima delle partite eravamo obbligati ad andare a letto nei dormitori di squadra. Alla fine era come essere in un collegio”.

Di sicuro la prospettiva di una lega europea è molto allettante, tuttavia non posso fare a meno di pensare che il progetto di Medvedev caschi proprio in un momento storico in cui sembra che l'insofferenza tra America e Russia si stia riacutizzando. E come già accaduto in passato gli eventi sportivi possono diventare un pretesto per promuovere, mostrare o affermare la propria supremazia non solo sportiva ma anche politica.

Edited by @ntowps62 - 10/11/2008, 10:17
 
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@ntowps62
view post Posted on 21/5/2008, 09:40




La KHL ovvero Continental Hockey League è il nome della nuova lega russa che si propone di insidiare il primato mondiale della NHL, anche se per ora si delinea come una semplice espansione, tra l'altro di modeste dimensioni, della vecchia Russian Super League.

Il logo sottostante non rappresenta quello ufficiale
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Il cambio di nome è stata più che altro una mossa commerciale del suo padrino Alexander Ivanovich Medvedev, che, in attesa di realizzare il suo sogno di inglobare le migliori squadre del Vecchio Continente, come lo Jokerit e il Davos, o di crearne di nuove, mette le mani avanti creando un brand più spendibile sul mercato... effettivamente NHL vs KHL suona già meglio!

Se la Russian Super League era composta da 20 franchigie, nella stagione 2008/09 la KHL si espanderà fino a 24 grazie anche a 3 squadre provenienti dalla Bielorussia, dal Kazakistan e dalla Lettonia, come ci mostra questa apposita GOOGLE MAP:

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L'obiettivo dichiarato di Medvedev è quello di raggiungere quota 30 squadre (propio come in NHL...non sarà un'ossessione la sua?) e questo sarà possibile solo dalle stagioni successive e solo con un ingentissima quantità di denaro necessaria a "comprare" la partecipazione delle principali squadre europee. Per ora tanti presidenti si sono detti interessati, e davanti alla montagna di soldi che Medvedev intende investire non poteva essere altrimenti, ma al di là di questo niente è stato ufficializzato.

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Magicamente in Russia l'incremento del prezzo dell'olio e del gas (ricordiamo che Medvedev è il patron della Gazprom) sta andando di pari passo con quello dei salari dei giocatori e degli investimenti nel settore hockeystico, non a caso molte squadre della lega russa fanno capo a magnati dell'industria energetica. Da non sottovalutare poi l'appoggio politico di Vladimir Putin, l'ex presidente russo e attuale Primo Ministro.

Medvedev e Putin
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Le lusinghe della KHL hanno già sedotto 2 giocatori NHL, che quindi non si presenteranno ai blocchi di partenza della prossima stagione del campionato nordamericano: si tratta di Chris Simon e John Grahame, giocatori che di certo hanno conosciuto giorni migliori e comunque non sono mai stati dei fuoriclasse, con il primo noto più che altro per i suoi cheap shot.

Simon e Grahame
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Ma state pur certi che tanti altri NHLer sono nel mirino della KHL, basti pensare alle insistenti voci di corridoio che davano la superstar ceca Jaromir Jagr (New York Rangers) alla Dynamo Moscow per 12 milioni di $, insomma non noccioline per un giocatore che nonostante la classe cristallina è nella fase calante (se non altro dal punto di vista anagrafico) della sua carriera.

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Ma la vera forza della KHL sarà data non tanto dai giocatori importati dall'America, quanto da quelli europei che nel futuro decideranno di rimanere nel Vecchio Continente. Ad esempio i due migliori realizzatori della Lega Svedese, Mattias Weinhandl e Tony Martensson, il cui destino un tempo era scritto in NHL, adesso sembra che siano tampinati anche dalla KHL.

Weinhandl
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Martensson
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Possiamo solo immaginare i colpi di scena che ci aspettano questa estate...roba da guerra fredda! :woot:
 
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@ntowps62
view post Posted on 9/6/2008, 09:35




Branko Radivojevic, che ha trascorso le ultime due stagioni con i Minnesota Wilds, ha firmato un contratto con lo Spartak nellla KHL.

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Radivojevic approdò a Minnesota da Philadelphia come un free agent per la stagione 2006-07 season e da Wilds ha totalizzato 18 goals e 41 punti, diventando una delle migliori checking forward della squadra. In 7 stagioni NHL, con la maglia di Phoenix, Philadelphia e per l'appunto Minnesota, Radivojevic ha realizzato 120 punti in 393 partite.

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In Gara 2 dei Quarti dei playoff NHL appena terminati, contro i Colorado Avalanche, Radivojevic si è infortunato al legamento crociato della gamba sinistra e si è dovuto sottoporre a un intervento chirurgico. Il recupero è previsto in 4-6 mesi.

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@ntowps62
view post Posted on 24/6/2008, 17:03




Nei giorni passati, quelli antecedenti agli Entry Draft, sui principali siti hockeystici e blog era circolata la voce incontrollata di un possibile ritorno in patria di Evgeni Malkin, stella russa dei Pittsburgh Penguins, sedotto dai lucrosi contratti della KHL.

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Pensando ai "numeri" che Malkin fece per scappare dalla Russia, la notizia mi sembrava altamente improbabile, uno di quei rumors estivi per rimpolpare le sezioni news delle homepage. Eppure, soprattutto tra in quel di Pittsburgh, c'è chi ci ha creduto e ha gridato al "rapimento". Nel giro di pochi giorni si è arrivati al punto tale che Malkin, per bocca del suo procuratore J.P. Barry, ha dovuto smentire ufficialmente, pur confermando l'arrivo di un'offerta dalla Russia (12.5 milioni di $ a stagione, ben più di quelli che i Penguins o qualsiasi altra franchigia NHL potrebbero elargire per via del tetto salariale):

"Non c'è niente di cui (Malkin) sia effettivamente interessato. Se fosse solo una questione di soldi, sarebbe dovuto rimpatriare, perché in Russia avrebbe percepito più che in NHL. Ma la decisione di Evgeni è stata quella di rimanere a Pittsburgh".

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Persino i vertici della NHL hanno ritenuto necessario pronunciarsi in merito alla riaccesa polemica sulla presunta rivalità con la KHL:

"Allo stato attuale non c'è nessuna questione aperta", ha spiegato il commissario NHL Bill Daly. "Sabbiamo che in Russia nascerà una nuova lega. Staremo a vedere l'impatto che avrà. Per ora non sta avendo nessuna ripercussione su di noi. Continuiamo a credere fermamente che i migliori giocatori al mondo continuino a voler giocare nella National Hockey League, senza dubbio la miglior lega del mondo".

Bill Daly
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Questi i commenti di altri addetti ai lavori:

"Ovviamente, nel momento in cui si hanno delle star, si corre anche il rischio di perderle. Ma prima di fasciarci la testa stiamo a vedere come si evolveranno le cose", ha commentato Ken Holland il GM dei Detroit Red Wings campioni in carica. "Mi sembra che su questo argomento si faccia molta speculazione, quando invece spesso le cose non vanno come si pensa".

Wayne Gretzky had a different reaction.

"Per Malkin è stata una decisione importante", ha detto sua maestà Wayne Gretzky. "Da un lato la possibilità di tornare in patria, oltretutto strapagato. Dall'altro, quella di continuare a giocare con il miglior giocatore dell NHL, ovvero ,Crosby".

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@ntowps62
view post Posted on 7/7/2008, 09:14




Jagr opta per la Russia

Jaromir Jagr alla fine ha ceduto alle lusinghe russe e ha firmato con l'Avangard Omsk, la squadra con la quale aveva già giocato nella stagione del lockout (2004-05).

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L'accordo è stato annunciato sulla HOMEPAGE del sito dell'Avangard lo scorso venerdì.

"E' stata la decisione più difficile della mia vita, hockeysticamente parlando", ha dichiarato Jagr alla stampa Canadese. "Non dimenticate comunque che sono europeo e che per me la Russia non è cosa nuova ed è vicina alla Rep. Ceca. Il cambiamento sarebbe stato più drastico per un giocatore americano o canadese. So già che là mi troverò bene, la gente ama l'hockey e in passato mi sono divertito".

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L'ingaggio del 36enne ceco dovrebbe essere biennale con opzione di rinnovo per una cifra di circa 7 milioni di $ tax free, che quindi corrisponderebbero a un salario NHL da circa 11 milioni. Non male.

E dire che nei giorni passati si era parlato di un possibile ritorno di Jagr a Pittsburgh...

"Voglio ringraziare tutte le squadre che ancora una volta hanno creduto in me e mi hanno fatto delle offerte", ha spiegato Jagr. "Tra tutte Edmonton è stata probabilmente quella più interessante. Sono grato ai Rangers per i tre anni trascorsi con loro. Sono stati anni fantastici. So di non essere più giovane e comprendo la decisione della squadra di muoversi in una diversa direzione".

La carriera NHL di Jagr è iniziata nel 1990 e da allora ha vestito le maglie dei Pittsburgh Penguins, Washington Capitals e dei New York Rangers. In 1,273 partite ha totalizzato 1,599 punti di cui 646 goals e 953 assists. In assoluto un grande.
 
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@ntowps62
view post Posted on 10/7/2008, 12:11




Anche Emery emigra in KHL

L'ormai ex-portiere degli Ottawa Senators Ray Emery ha deciso che la prossima stagione giocherà in Russia a difesa della porta degli Atlant Mytischi (KHL).

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In realtà l'accordo, seppur ormai dato per certo, non è stato ancora sottoscritto perché allo stato attuale è disponibile solo la versione in inglese del contratto e il general manager degli Atlant è in attesa di poter visionare la versione in russo. Solo quando anche questa verrà firmata da entrambe le parti si potrà dire che Emery al 100% giocherà in Russia.

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nel corso della passata stagione Emery aveva avuto dei problemi con i Senators a causa dei suoi continui ritardi agli allenamenti. Forse il cambiare aria lo aiuterà a rimettere la testa a posto.
 
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@ntowps62
view post Posted on 11/7/2008, 10:22




Patto di non belligeranza tra NHL e KHL

Quando Evgeni Malkin, in barba alla scadenza del contratto con il suo club russo di appartenenza, fuggì dall’Europa per giocare nei Pittsburgh Penguins, tra Nord America e Russia scoppiò una “guerra fredda” sulla stipula dei contratti con i giocatori. Lo scorso mese la neonata KHL russa ha restituito il favore offrendo, guarda caso sempre a Malkin, un super ingaggio per cercare di scipparlo alla NHL.

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Così non si poteva andare avanti e, come accaduto in passato per i conflitti bellici, i rappresentanti di NHL, NHLPA, IIHF e KHL si sono incontrati sul neutrale suolo svizzero (Zurigo) per trovare una soluzione. Alla fine l’accordo è stato raggiunto e tutti si sono impegnati, se non altro temporaneamente, a rispettare i contratti già sottoscritti dai giocatori.

"Non c’è motivo di farsi la Guerra”, ha spiegato Rene Fasel, presidente della IIHF. "Siamo stati tutti d’accordo sul fatto che ci potremmo fare facilmente la guerra, ma che questa non avrebbe alcun vincitore. L’unico a perderci sarebbe il gioco dell’hockey”.

"Attorno al tavolo tutti sono stati d’accordo sul fatto che nel futuro prossimo ciascuno dovrà rispettare il contratto di ognuno”, ha commentato Bill Daly, uno dei commissari NHL.

Il passo successivo a questo accordo sarà l’incontro del prossimo settembre a New York, in cui, alla presenza dello stesso Alexander Medvedev si definirà un nuovo regolamento per i trasferimenti internazionali.

 
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@ntowps62
view post Posted on 21/7/2008, 16:40




Radulov sospeso dalla IIHF

Alex Radulov, nonostante il suo contratto con i Nashville Predators fosse valido fino alla fine della prossima stagione, ha deciso di firmare, sempre per la stagione a venire, anche con una squadra della Continental Hockey League (KHL), operazione che inevitabilmente infrange il neonato accordo stipulato tra NHL, KHL, IIHF e NHLPA.

Alex Radulov
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Per questo la IIHF è intervenuta avviando un'indagine e sospendendo il giocatore fino al completamento della stessa. La soluzione del caso Radulov appare tutt'altro che scontata, dato che l'accordo tra il giocatore e la squadra di KHL risale a due giorni prima il sopraccitato accordo internazionale.

Ma Radulov non è da solo, perché altri 5 giocatori e i relativi contratti sono sotto inchiesta e dunque sospesi: trattasi di Nikita Filatov, Viktor Tikhonov, Jason Krog, Tomas Mojzis e Fedor Fedorov. Ovviamente anche in questi casi il contenzioso è tra NHL e KHL.

Nikita Filatov
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I russi Filatov (sesta scelta assoluta degli scorsi Entry Draft con i Columbus Blue Jackets) e Tikhonov (28simo scelto dai Phoenix Coyotes), infatti, avrebbero entrambi un contratto ancora vigente con i rispettivi team russi di appartenenza. Krog, un veterano NHL, ha firmato con i Vancouver Canucks ma al tempo stesso si sarebbe accordato pure con una squadra di KHL. Mojzis, che la scorsa stagione ha giocato in Russia, ora ha in tasca un contratto con i Minnesota Wild, pur non avendo del tutto estinto il suo rapporto con i russi.

Rene Fasel
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"Speriamo che il tutto si risolva in modo amichevole", ha spiegato il Presidente della IIHF Rene Fasel. "E' spiacevole che ci troviamo in questa situazione dopo gli enormi progressi fatti la scorsa settimana in quel di Zurigo".

"Non accettiamo il fatto che i giocatori siano stati sospesi, perché questa misura non era stata approvata da NHL e KHL", ha commentato tramite un comunicato stampa il presidente della KHL, Alexander Medvedev.
 
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@ntowps62
view post Posted on 25/7/2008, 08:52




Jagr va a ruba!

Se pensavate di acquistare una maglia dell'Avangard Omsk con il numero 68 di Jaromir Jagr potete scordarvelo, almeno per ora visto che la prima infornata di repliche è andata letteralmente a ruba.

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@ntowps62
view post Posted on 28/7/2008, 08:32




Zhitnik firma con la Dynamo

Segnate pure un altro ex giocatore NHL che ha deciso di rimettersi in gioco nella nuova lega russa. Trattasi di Alexei Zhitnik, che dopo aver concluso la sua esperienza NHL con Atlanta Thrashers ha firmato un contratto “a termine” con la DYNAMO MOSCA.

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Il termine di cui sopra sarà quello del training camp, in base all’esito del quale Zhitnik verrà confermato o meno.
 
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@ntowps62
view post Posted on 5/8/2008, 16:46




La KHL nei salotti USA

In Russia le partite della Kontinental Hockey League verranno trasmesse da Sport TV, l'unico canale sportivo gratuito sul suolo nazionale con circa 2,5 milioni di telespettatori. Ma Sport TV può essere visto anche al di fuori della Russia attraverso il canale satellitare RTR PLANETA, oltre che on line all'indirizzo SPORTBOX.RU.

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Anche gli appassionati di hockey americani potranno sbirciare la nuova superlega russa, grazie ad un non ancora meglio identificato operatore della rete del digitale terrestre, che acquisterà i diritti di RTR Planeta. A pagamento la KHL sarà invece visibile su DIRECT TV per la cifra di 14.99 $ al mese.

Di sicuro il fatto che le telecronache saranno in russo non faciliterà la visione da parte del pubblico americano, però è innegabile che anche dal punto di vista della copertura televisiva la neonata KHL sembra sia partita con il piede giusto.
 
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Bando38
view post Posted on 5/8/2008, 17:17




A giudicare dall'ultima foto anche dal punto di vista delle tifose non è messa male :rolleyes:
 
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@ntowps62
view post Posted on 7/8/2008, 16:50




Alexander Radulov è stato presentato alla sua nuova squadra della KHL, lo SALAVAT YULAEV e finalmente ha potuto rivedere il suo nome in caretteri cirillici, ovvero Радулов. :blink:

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silvia27
view post Posted on 7/8/2008, 21:58




CITAZIONE (Bando38 @ 5/8/2008, 18:17)
A giudicare dall'ultima foto anche dal punto di vista delle tifose non è messa male :rolleyes:

Dovresti guardare di più in campo... almeno impareresti qualcosa. :ph34r: :lol: :lol:
 
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@ntowps62
view post Posted on 13/8/2008, 10:27




La KHL limita il minutaggio dei portieri stranieri

Proprio così, il regolamento della neonata KHL parla chiaro e stabilisce che i portieri stranieri potranno giocare non più del 65% del tempo di ciascuna partita (in precedenza il limite era addirittura fissato al 50%). Se una squadra violerà questa regola, la stagione successiva non potrà più schierare a roster quel portiere (in precedenza la sanzione era che quel portiere non avrebbe potuto disputare i playoffs).

A questo punto anche le strategie con cui le squadre alterneranno i portieri stranieri a quelli russi potrebbero rivelarsi determinanti ai fini del risultato, un po' come i pit-stop in Formula 1.

Ma Ray Emery sarà stato al corrente di questa regola all'atto della firma con l'Atlant Mytischi? :blink:
 
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69 replies since 23/4/2008, 16:09   2868 views
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