Vi ho mai detto di quella volta che ho giocato con Brisebois...Ecco, più o meno sarà così che da vecchio esordirò con i miei nipoti e loro sapranno già che, volenti o nolenti, dovranno assecondarmi perché se anche mi facessero presente che è la millesima volta che pronuncio questa frase io, da vecchio desideroso di rimembrare, continuerei imperterrito.
ANTEFATTOMercoledì ricevo una strana telefonata dall'amico
Triade. Mi dice di sedermi perché la notizia che sta per darmi potrebbe capottarmi: il pomeriggio del giorno seguente il veterano NHL
Patrice Brisebois sarà in quel di
Fanano (Modena) dove giocherà una partitella di
street hockey (scarpette da ginnastica e stecca con pallina) con i ragazzi della squadra del posto. Triade non potrà esserci e così ha pensato di girarmi la notizia, sicuro che mi avrebbe fatto piacere. E mi ha fatto un enorme piacere!
PATRICE BRISEBOISBrisebois, classe 1971, ha avuto una folgorante carriera a livello giovanile nella
Quebec Major Junior Hockey League (QMJHL), la lega juniores che in nordamerica funge da anticamera per i massimi campionati di hockey professionistico, con i
Drummondville Voltigeurs e i
Laval Titan: nella stagione 1990-91 ha vinto il
Trofeo Emile Bouchard come miglior difensore della QMJHL e ha fatto parte dell'All-Star Team della QMJHL, ricevendo anche il premio come Miglior Difensore di tutta la
Canadian Hockey League (CHL), che raggruppa le tre migliori leghe juniores (Western Hockey League, Ontario Hockey League e ovviamente QMJHL).
Con un curriculum come il suo l'approdo in NHL è inevitabile e infatti arriva nel
1989, quando Brisebois venne scelto al secondo round degli Entry Draft dalla squadra della sua città natale, i
Montreal Canadiens, come 30sima scelta in assoluto. Due anni dopo, nella stagione
1992-93 ha vinto la
Stanley Cup giocando con gente del calibro di
Patrick Roy,
Guy Carbonneau,
Eric Desjardins,
John LeClair,
Vincent Damphousse e affrontando alcuni dei migliori giocatori di sempre come
Wayne Gretzky,
Mario Lemieux,
Paul Coffey,
Ray Borque e scusate se è poco.
Come i veri campioni Brisebois è un grande anche fuori dal ghiaccio, dove è sempre stato pronto a scendere in campo in prima persona per aiutare i bisognosi, addirittura agli inizi degli anni '90 venne ripreso dall'allora allenatore degli Habs,
Pat Burns, per aver partecipato a troppi eventi di beneficenza nel corso della stagione e accusato di non saper mai dire di "no".
Dal 1999 Brisebois è diventato un membro stabile della difesa di Montreal, specialmente in situazione di powerplay e ha disputato con questa franchigia 14 stagioni di seguito. Poi, dopo il lockout del 2005 trascorso in Svizzera nelle file del
Kloten, Patrice firma un contratto biennale con i Colorado Avalanche di
Joe Sakic,
Rob Blake,
Milan Hejduk,
Pierre Turgeon. Purtroppo perde la maggior parte della stagione 2006-07 a causa di un serio infortunio alla schiena e nell'estate del 2007 viene scaricato da Colorado.
Così Brisebois ritorna nella natia
Montreal per la stagione 2007-08, nella post-season i Canadiens approdano alle Semifinali di Conference ma qui vengono eliminati dai Philadelphia Flyers (serie vinta 4-1). Brisebois è comunque il 5° difensore canadese nella storia NHL in quanto a partite giocate (1186), il 17simo in quanto a partite giocate per un Canadiens. Lo scorso 8 marzo ha festeggiato la festa della donna segnando il suo 800simo punto in carriera. La prossima stagione ritroveremo Brisebois ai blocchi di partenza sempre con la maglia dei Canadiens (contratto rinnovato da free-agent per un altro anno), ma prima...
GIOVEDI' 28 AGOSTO 2008Alle ore 16 circa mi carico la Mila in spalle e partiamo alla volta di Fanano con largo anticipo sull'orario di inizio della partitella (19:30) perché voglio essere assolutamente sicuro di arrivare in tempo. Inutile dire che sono in sollucchero e non posso fare a meno di ripetermi che la vita è strana e mai mi sarei aspettato di conoscere e addirittura fare due passaggi con un giocatore NHL in Italia, oltretutto abbastanza vicino a dove abito. Certo, se si fosse giocato a in line o addirittura su ghiaccio sarebbe stato ancora più eccitante, ma del resto quando mi ricapiterà un'occasione simile? E dire che questa estate ero già largamente soddisfatto di avere realizzato un altro mio piccolo sogno, ovvero quello di alenarmi con i giocatori dell'HC Fassa Levoni, squadra per la quale da sempre tifo nel campionato italiano (ma questa è un'altra storia che si dovranno sorbire i miei nipoti...).
Ah, per chi fin dall'inizio si stesse chiedendo come mai Brisebois si trovasse a Fanano, è per via di
Jim (o
Gino), un suo amico di infanzia che lavora alla Ferrari di Maranello e da quel che ho capito allena anche i ragazzi del Fanano.
Arriviamo a una decina di km dal casello di Modena Sud, ma un tir che trasportava cartone ha preso fuoco proprio nella nostra carreggiata, coinvolgendo nell'incendio anche le adiacenti barriere acustiche. Tutti fermi fino all'arrivo di Vigile del Fuoco e allo spegnimento delle fiamme, con la sosta forzata che si mangia tutto il margine temporale che avevo guadagnato sulla tabella di marcia. Per fortuna un messaggio di
Jonathan, il mio gancio in quel di Fanano, mi avverte che il ritrovo è stato posticipato di mezz'ora, alle 20. Bene, nel frattempo ci siamo rimessi in moto e riusciamo ad arrivare in tempo, anzi anche un po' in anticipo.
Il centro di FananoNe approfittiamo per fare un giretto nel centro di Fanano e già lì vedo qualche ragazzo che stecca in spalla si avvia verso la Palestra Comunale, dove da programma si terrà la partitella. Decido di recarmi anche io sul posto. Qui nel giro di breve arriva un'auto, da cui scendono Jonathan, Jim e dalla portiera posteriore emerge lui,
Patrice Brisebois: indossa una t-shirt bianca della Vespa e un paio di pantaloncini della RBK con il logo dei Canadiens e annessi scaldamuscoli.
Saluta tutti cordialmente, mentre Jim illustra ai ragazzi del posto i suoi traguardi hockeistici (ah nella breve biografia di cui sopra ho tralasciato le due medaglie d'oro vinte con il Team Canada ai Mondiali Juniores). Nel frattempo le porte vengono posizionate all'interno della palestra, un paio di palline vengono gettate in campo e Brisebois inizia a scaldarsi con qualche tiro in porta. Io da bravo rapace mi posiziono subito nella metà campo dove Brisebois fraseggia con Jim.
Da sx a dx oltre che in ordibne di altezza: Jonathan, Jim e Patrice Arriva il mio turno. Patrice mi guarda e mi passa la pallina. Lo so è una cazzata, è solo un passaggio con una pallina da street oltretutto in polleggio, però non posso fare a meno di pensare: "Quello è Brisebois. Gioca in NHL. Adesso mi fa un passaggio. Di sicuro faccio una figura di merda". Ricevo la pallina e la smisto a Jim, per il tiro aspetto ancora un attimo. La volta successiva invece mi prendo il tiro e faccio anche goal e Brisebois ulula alzando le braccia e si complimenta. Lo so che si sta comportando come quando va nelle scuole a promuovere l'hockey tra i bambini, però io la fortuna di nascere in Canada e di scambiare un passaggio con un giocatore NHL non l'ho mai avuta e mi va bene così. Per oggi sono un piccolo bambino canadese.
Brisebois palleggia in scioltezzaDopo qualche minuto di riscaldamento si formano le squadre: Patrice, Jonathan e Jim contro tre ragazzi di Fanano e io. Gli avversari si portano presto in vantaggio con 2 reti di Brisebois poi apro le marcature della mia squadra e recuperiamo fino al pareggio. Ad ognuna delle nostre reti Patrice viene a darci il cinque e nelle pause per riprendere fiato e respirare (faceva un gran caldo) si va tutti attorno a Brisebois che ci snocciola qualche consiglio per migliorare la nostra impostazione.
Brisebois impartice una mini-lezione di hockeyNon so quanto sia finita la partitella, se 5/6-4 per loro o giù di lì, ma l'importante è che tutti si sono divertiti. Di Brisebois mi ha colpito innanzitutto quanto era un tipo alla mano, non poco per uno che gioca nella NHL, prende un sacco di $ a stagione e qualche ora prima si era comprato una Ferrari California, che presto sarebbe andata a fare compagnia nel suo garage ad altri due gioelli del cavallino rampante e a due Porsche. Passando al lato tecnico aveva un gioco di stecca pauroso, praticamente impossibile sottrargli la pallina, una gran precisione/potenza di tiro nonostante non si usasse il disco e poi impugnava la stecca con una tal forza che se provavi a spostargliela con il tuo bastone non si muoveva di una virgola.
@nto si propone alle spalle di BriseboisEPILOGOPatrice ci ha poi mostrato le sue svariate cicatrici (spalle, ginocchia, addome) e il tatuaggio con la Stanley Cup e l'anno 1993 che lui e i suoi compagni si sono fatti quando sono diventati campioni. Dopo le foto/autografi di rito tutti a mangiare allo "
Chalet" il rinnovato ristorante pizzeria del Palaghiaccio di Fanano. Qui Brisebois ha mangiato una pizza funghi e prosciutto crudo e del pollo alla griglia. Tra un boccone e l'altro rispondeva alle domande che gli facevamo, sempre molto cortesemente anche se ai suoi occhi potevano sembrare domande a dir poco ingenue.
@nto e BriseboisInsomma, davvero una bella serata. Grazie ancora a Triade per la soffiata e grazie a Jonathan e ai ragazzi di Fanano per l'ospitalità. Con loro ci rivedremo tra un paio di weekend quando tornerò per lo Stage organizzato da Angelo & Co.
Foto di gruppo insieme a BriseboisMedia collegati:PICASA WEB ALBUM BRISEBOIS A FANANOVIDEO BRISEBOIS A FANANOEdited by @ntowps62 - 1/9/2008, 10:18