Sì, lo so... guardando anche solo la mise con cui ieri sera
Donald Stewart Cherry, meglio conosciuto semplicemente come
Don Cherry si è presentato a Gara 3 delle Finali della Eastern Conference è difficile soffocare le risate e andare a scoprire la storia di questo personaggio...
VIDEO DON CHERRY COMMENTA GARA 3Ma Cherry, prima di diventare l'icona televisiva dell'hockey canadese è stato un giocatore professionista che ha speso buona parte della sua carriera in American Hockey League, facendo nel
1955 la sua comparsa anche in NHL con la maglia dei
Boston Bruins, che lo chiamarono per i playoff.
Tuttavia, un infortunio occorsogli mentre giocava a baseball durante la pausa estiva gli impedì di proseguire la sua carriera nel massimo campionato nordamericano. Nel
1970 Cherry si ritirò definitivamente dall'hockey giocato, ma solo da quello, perché nella
stagione 1971-72 incominciò la carriera di allenatore sulla panchina dei
Rochester Americans (AHL). Nella sua terza stagione da allenatore in questa lega fu addirittura votato come miglior coach dell'anno.
Si guadagnò così la promozione in NHL, dove fu chiamato a condurre i
Boston Bruins, una squadra che dopo le partenze di stelle del calibro di
Bobby Orr e
Phil Esposito stentava a trovare il giusto assetto. Anche qui Cherry si fece ben presto un'ottima reputazione, basata soprattutto sul suo modo di allenare eccentrico, che esortava i giocatori al gioco fisico. In questo modo plasmò i Bruins dell'epoca, che divennero una delle migliori squadre della metà degli anni '70, capaci di catturare 3 titoli di division tra il 1977 e il 1979, e per due volte di eliminare dai playoff i temibili Philadelphia Flyers e ragiungere le Finali di Stanley Cup (1977 e 1978, perdendo entrambe le volte contro Montreal).
Nel 1976 Cherry vinse il
Jack Adams Award come allenatore NHL dell'anno e la stagione successiva i suoi Bruins stabilirino il record per una squadra NHL di 11 giocatori con almeno 20 goals, segno che la squadra, al di là delle individualità girava proprio bene. Lo stesso anno fu vice coach del Team Canada nella Canada Cup e nel 1981 fu l'allenatore della nazionale per i Mondiali.
Ma anche i matrimoni migliori finiscono e nel 1979 Cherry fu licenziato dal presidente di Boston
Harry Sinden dopo aver commesso un errore fatale durante la Semifinale dei playoff contro i Canadiens: sopra di un goal a meno di 2 minuti dalla fine della decisiva Gara 7 i Bruins presero una penalità per troppi uomini sul ghiaccio; in powerplay Montreal pareggiò con
Guy Lafleur il quale segnò anche il golden goal all'overtime.
La carriera del Cherry allenatore proseguì sempre in NHL con i
Colorado Rockies, ma il rapporto si sciolse al termine della stessa stagione (1980), dal momento che Colorado non approdò ai playoff. E siamo alla svolta mediatica nella vita di Don Cherry, che lo ha portato a divenire commentatore per la
CBC Television.
In particolare, a Cherry fu affidata la rubrica "Coach's Corner" all'interno del seguitissimo programma sportivo
Hockey Night in Canada (bravi proprio quello da cui ho mutuato il nome di questo forum) e qui si fece subito notare per il suo modo colorito di esprimersi, il suo spiccato patriottismo e soprattutto per i suoi vestiti...
Da qui in poi la popolarità mediatica di Cherry crebbe a dismisura e nemmeno radio e cinema furono risparmiati, addirittura venne inserito nella lista dei 10 canadesi più importanti.
Discussioni collegate:LA CLASSE NON E' ACQUA BABYEdited by @ntowps62 - 2/6/2008, 16:27